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Micro Tek

27-Giu-2021 Di Pieru

Micro Tek è stata fondata nel 1984, quando in Italia cominciavano a proliferare le televisioni commerciali. Da sempre la qualità Micro Tek si esprime attraverso prodotti innovativi, affidabili e conformi alle normative tecniche e ambientali.
Nel ’89 l’Azienda avvia la distribuzione in Italia per conto di uno dei principali produttori europei di cavi con l’obiettivo di soddisfare la crescente richiesta di coassiali di alta qualità generata dall’avvento della televisione satellitare.
Da allora l’innovazione tecnologica è sempre stata considerata uno dei principali punti di forza. Non a caso alcune innovazioni tecniche e costruttive introdotte da Micro Tek sono poi state adottate anche dai suoi concorrenti.
Nel 2005 Micro Tek acquisisce lo storico marchio F.M.C. con l’intento di riposizionarlo sul mercato e sviluppare una serie di nuovi prodotti dal rapporto qualità/prezzo molto interessante. Stringe nuove alleanze con fornitori di fama internazionale e inizia una campagna di collaborazione con alcuni laboratori fra i più accreditati.
Ad oggi, dopo quindici anni dalla presentazione del marchio F.M.C, Micro Tek conferma il suo ruolo di player di mercato con oltre 600.000.000 di metri di cavo venduti solo sul territorio nazionale.
Attualmente la gamma di prodotti trattati comprende:

  • Cavi coassiali 75 e 50 Ohm
  • Cavi compositi per TVCZ
  • Cavi per radiofrequenza tipo RG
  • Cavi per sistemi wireless
  • Cavi allarme e rilevazione incendi
  • Cavi per automazione industriale
  • Cavi per segnalamento e controllo RS485 e RS422
  • Connettori coassiali TV – SAT – BROADCAST
  • Accessori per installazione, attrezzi di montaggio.

La sede di Pieve Emanuele (MI), con oltre 2.500 mq. di superficie coperta, garantisce uno stock di prodotti sempre adeguato alla richiesta.
Un buon servizio di assistenza tecnica, pre e post-vendita, e una sincera attenzione alle necessità della Clientela completano l’offerta. Fedele alla propria fama di Azienda innovatrice Micro Tek continua ad ampliare la propria gamma di prodotti per servire tutti i mercati interessati dalle nuove tecnologie.

Il rifacimento del sito in corso, così come la campagna di comunicazione, sono a testimoniare l’impegno dell’azienda a stare al passo con i tempi.

Nerovenere

22-Apr-2020 Di Pieru

Vi è mai capitato di vedere un sito bannato da Google? Oggi avete la vostra occasione: NeroVenere è un sito che al motore di ricerca proprio non piace e sarebbe carino riuscire a capire il perchè. Diciamocela tutta: il sito è una ciofeca pazzesca, è brutto, non ha contenuti particolarmente originali e per di più tratta di argomenti pruriginosi: si parla infatti di biancheria intima femminile (calze, collant, catsuit e altre cosette molto sexy) e si parla pure di vibratori e altri sex toys ma… qual è il motivo del ban?

Il sito sarà anche fatto male e povero di contenuti interessanti ma è totalmente inoffensivo. Non ha popup, non vende niente, non ha nessun software pericoloso, non ha pubblicità, non ha sostanzialmente niente di niente.

Un sito inutile? Ecco, fino a qui siamo d’accordo ma più di così direi proprio di no, in altre parole un ban proprio non se lo merita. Secondo me.

Se volete farci una visita tenete presente che si tratta di un sito in lingua con immagini e argomenti NSFW (Not Safe for Work). Il pezzo forte del sito sono le dissertazioni sulle calze da donna: un gruppo di pazzi ha recuperato vecchie conversazioni in cui un accalorato gruppo di utenti inglesi litigava sulla superiorità delle calze classiche (quelle che si indossano col reggicalze, per capirci) rispetto i “moderni” collant. Come se non bastasse ci sono state anche discussioni tra un gruppetto di americani, abituato a usare la parole “pantyhose” per indicare i collant, che non riusciva a farsi capire dagli altri utenti, molto british, che costituiscono la maggioranza dei contributori e che usano la parola “tights” per indicare i collant mentre usano “stockings” per indicare le calze da reggicalze.

La discussione sarebbe stata molto poco edificante se non fosse per due caratteristiche interessanti: sul sito e nelle discussioni si rimane su toni… maturi e mai volgari. Inoltre a molte discussioni hanno partecipato attivamente delle signore, cosa estremamente rara per questo e tanti altri tipi di argomenti.

L’ultima directory

25-Mar-2020 Di Pieru

Alla fine anche l’ultima delle directory se n’è andata, DMOZ ha chiuso i battenti in modo tristissimo, senza neanche un funerale, con un triste e cupo messaggio d’errore che non potrà mai consolare tutti gli afflitti che ne piangono la prematura dipartita.

La directory è morta ma il suo fantasma è stato avvistato in parecchi punti del web, giusto per fare un esempio sul sito dmoz-odp che sembra essere un clone semi-ufficiale (se non altro ha i loghi della gloriosa versione che si è spenta mesi fa).

Ne parliamo perchè è un peccato. Le directory, quando fatte bene e quindi gestite da umani, erano una delle poche cose in grado di contrastare o almeno controbilanciare lo strapotere dei motori di ricerca e le superficialità dei Social.

Sì perchè non una directory fatta bene non si limita ad elencare siti internet, non è solo una fonte di backlink, è qualcosa di più, una classificazione, una validazione e anche un punto di partenza per trovate siti un po’ meno ovvi. Ci fu un tempo in cui i motori di ricerca facevano schifo e per trovare qualcosa lo strumento più utile erano le directory, quegli anni sono passati da un pezzo eppure la chiusura di ODP non è una buona notizia per nessuno.

Chi vi scrive ha fatto parte per qualche anno dei volontari del progetto. Il mio personale contributo non è stato certo memorabile, mi sono aggregato esattamente quando il declino è iniziato, quando l’intero progetto ha imboccato un percorso senza ritorno verso la rottamazione. Ci tengo a precisare che non è stata colpa mia, non porto sfiga.

Come tutte le cose anche i progetti più brillanti seguono dei cicli che possono essere più o meno lunghi. Le persone che avevano fatto partire il progetto ODP sono state sostituite da altre, e poi da altre e da altre ancora. Dopo qualche anno è subentrata una sensazione di stanchezza, la directory (e il suo terribile software di gestione) sembravano un ministero italiano: preoccupato solo di difendere l’esistente e ostile a qualsiasi tipo di cambiamento. Ogni proposta nuova veniva sistematicamente bocciata e alla fine nel forum interno degli editori ho letto la frase che potrebbe essere usata per la lapide di ODP:

si trova benissimo su Google

QEn – Quality Energy

01-Lug-2019 Di Pieru

Oggi gli interventi di efficienza energetica stanno assumendo un ruolo strategico per lo sviluppo dell’impresa e il consumo energetico sta divenendo sempre di più un driver di valutazione della vita utile residua di un asset.

QEn, società italiana, nata per rispondere all’attenzione via via crescente dei soggetti industriali verso la misura ed il controllo dei consumi energetici.

Per garantire un approccio all’efficienza energetica sempre più strutturato e organico, QEn sviluppa sistemi a gestione elettronica per la stabilizzazione e controllo della tensione elettrica in grado di migliorare l’efficienza delle apparecchiature, ottenendo il massimo risparmio energetico e la massima performance degli apparati.

QEn per la ricerca e sviluppo si avvale di specialisti della Power Quality con pluriennali esperienze pregresse, che hanno fatto, della Quality Energy, la loro mission.

Parte della produzione avviene tra le mura del carcere di Opera (Milano) mediante l’impiego di persone bisognose di reinserimento sociale.

Il sistema QEn si basa su una tecnologia italiana consolidata, sviluppata e testata in oltre 20 anni, le cui principali caratteristiche tecniche possono essere considerate le più avanzate del settore.

Gli ambiti di applicazione delle nostre soluzioni sono numerosi, dalle complesse realtà industriali e produttive alle grandi organizzazioni commerciali, dalle realtà ricettive di tipo sportivo, alberghiero e assistenziale al comparto dei servizi professionali della più ampia tipologia.

Negli ultimi anni alcune delle più importanti installazioni sono state realizzate nel settore farmaceutico, della meccanica di precisione, della grande distribuzione.

Il team aziendale di Ricerca e Sviluppo è composto da ingegneri con una lunga e consolidata esperienza, costantemente dedicato al miglioramento delle soluzioni di power quality.

l sistema QEn è la risposta ideale ed esclusiva alle problematiche legate all’ inquinamento della frequenza di rete ( 50Hz) causata dalla  messa in servizio dei diversi    sistemi  di produzione dell’energia.

Memoka subentra nella gestione del sito zerodelta.net, un portale informativo pensato per turisti e viaggiatori

zerodelta.net è un prodotto editoriale indipendente, un sito pensato per i turisti, per chi viaggia, ma anche per offrire informazioni utili a chi vuole conoscere o vivere meglio la propria città.

Zerodelta.net si distingue nel panorama di siti monotematici e finalizzati alle sole prenotazioni di voli o alberghi perché mette a disposizione informazioni per chi vuole organizzare un viaggio di lavoro, piacere o studio o anche per chi desidera solo conoscere meglio l’Italia.

E’ un sito pensato per i turisti, per chi viaggia, ma anche per offrire informazioni utili a chi vuole conoscere o vivere meglio la propria città.

All’interno del portale, tradotto in inglese e giapponese e quotidianamente aggiornato, sono pubblicate schede relative a oltre 100.000 POI (Point Of Interest) tra cui 40.000 strutture ricettive, 20.000 luoghi di ristorazione e divertimento, 14.000 pagine di scuole e corsi, spazi ed eventi per il business e lo shopping, 3.000 luoghi di cultura e le informazioni utili relative a trasporti, formalità, comunicazioni, procedure per l’ottenimento del visto, un riassunto delle principali regole del codice della strada, alcune frasi utili in lingua italiana, le istruzioni per usare i telefoni pubblici e molto altro ancora.

L’utente ideale del sito ZeroDelta.net è una persona interessata a viaggiare in Italia. Dedichiamo un occhio di riguardo al turista straniero, giapponese in particolare, ma crediamo che le informazioni che forniamo siano utili anche per gli italiani.

Alcune informazioni sono interessanti solo per gli stranieri, per esempio la maggior parte degli italiani sa come funziona un telefono pubblico e non ha bisogno di un permesso di soggiorno per muoversi in Italia. Anche gli italiani però sono interessati a visitare le nostre meravigliose città d’arte, ad esempio, oppure sono in cerca di una buona occasione o di risparmio in un outlet shop.

L’utente, registrandosi gratuitamente, accede in modo altrettanto libero e gratuito a tutte le informazioni presenti sul portale con possibilità di stampare le schede di suo interesse.

Il database degli utenti iscritti e e dei loro indirizzi di posta elettronica non è in vendita, viene usato esclusivamente per l’invio di una newsletter periodica informativa.

Le news

I flussi informativi della sezione news sono suddivisi in sei canali tematici:

  • Attualità ed eventi
  • Cultura
  • Moda
  • Musica
  • Rassegne, fiere e sagre
  • Arte

Completano il sito due sezioni con rubriche di approfondimento, una dedicate alle guide di viaggio con informazioni specifiche riferite a una località, e gli speciali che approfondiscono tematiche legate a grandi eventi o argomenti specifici.
Le news di zerodelta fanno parte del circuito informativo di google news.

Memoka presenta bimbinfattoria, un sito interamente dedicato alle fattorie didattiche e quindi ai bambini, alle famiglie, alle scuole.
Tra le aziende agricole le fattorie didattiche sono quelle particolari strutture in grado di offrire un’esperienza particolarmente interessante per i bambini. Queste fattorie si propongono alle scuole e alle famiglie come strutture in grado di far divertire i bambini, avvicinarli alla natura e agli animali in sicurezza, unendo all’esperienza didattica una serie di momenti ludici e, spesso, anche la possibilità di una merenda in campagna.
Nel sito bimbinfattoria.com elenchiamo circa 300 fattorie didattiche, tutte quelle che siamo riusciti a rintracciare fino ad ora. Da un punto di vista legislativo la maggior parte delle regioni italiane ha costruito dei criteri che è necessario rispettare perchè una fattoria possa definirsi a tutti gli effetti “didattica”. Più che attenerci a questi criteri nel sito la discriminante che usiamo è ciò che struttura è realmente in grado di offrire: se i bambini possono imparare, divertirsi e avere in sicurezza un contatto con la natura, allora siamo pronti a pubblicare la struttura nel sito e offrirle visibilità.

La denominazione fattoria didattica è frutto di una certificazione che le aziende agricole possono richiedere all’Ente provinciale di appartenenza nel momento in cui si mettono a disposizione, soprattutto di scolaresche, per spiegare, illustrare e promuovere le attività di campagna come l’allevamento e la coltura con “l’obiettivo di contribuire ad avvicinare alla campagna e alla cultura del territorio rurale prioritariamente gli alunni della scuola dell’obbligo, ma anche cittadini e target specifici, anche attraverso una maggiore conoscenza delle produzioni agroalimentari …” (D.G.R. II OTTOBRE 2002 – N. 7z10598).

Laboratori e dimostrazioni, sono ideate per far comprendere al bambino la realtà dell’allevamento e dell’agricoltura, ai nostri giorni poco conosciute, ma sempre molto interessanti ed affascinanti per grandi e piccini. I bambini potranno vedere come si munge una mucca, o provare a fare il pane, raccogliere le uova in un pollaio od osservare piante, fiori e frutti. Sono centinaia i luoghi dove è possibile organizzare una visita didattica per scolaresche o trascorrere una giornata all’aria aperta, divertente e rilassante senza rinunciare all’aspetto educativo ed istruttivo.

In home page troverete un introduzione ai contenuti ed all’utilizzo del sito, con pratici dettagli, utili per contattare la fattoria didattica a voi più vicina. Basta selezionare la regione italiana di vostro interesse, ed accedere alle singole schede delle fattorie. Le aziende agricole, con la qualifica di fattoria didattica, sono spesso anche degli agriturismo, così questa sarà una buona occasione anche per gli adulti per godersi un po’ di pace, gustare qualche buon prodotto gastronomico e, perchè no, anche per imparare qualcosa!

La Seconda Guerra Mondiale

15-Giu-2015 Di Pieru

Un nuovo sito dedicato alla Seconda Guerra Mondiale è stato recentemente pubblicato e per una volta Pieru, l’autore e gestore del sito, non ha rinunciato a creare una grafica degna di questo nome.
Il sito presenta una veste grafica piacevole, un’impaginazione simile a quella di un quotidiano o un periodico online. Per ammissione dello stesso autore è ancora piuttosto povero di contenuti ma sta crescendo al ritmo di 25 articoli alla settimana, tra una decina d’anni potrebbe quindi essere guardabile anche da un punto di vista quantitativo.

Il sito è dedicato alle armi, alle tecnologie e agli uomini della Seconda Guerra Mondiale, ci sono alcune sezioni dedicate alla storie e ai principali scontri e vengono esaminate anche alcune risorse esterne al sito come pubblicazioni, periodici, musei, documentari e film dedicati a questo argomento.

La maggior parte delle sezioni è piuttosto vuota ma con un argomento così ciclopico da affrontare può essere comprensibile. Per il momento cominciano a prendere forma le categorie dedicate ai principali aerei dell’ultima guerra, al momento quelle dedicate alla Royal Air Force, alla Luftwaffe, alla Regia Aeronautica e alle aeronautiche militari russa e francese sono complete o meglio… in questo momento è stata creata una scheda base per ognuno degli aerei principali con indicazioni sulle principali caratteristiche del mezzo e una breve descrizione. Ogni scheda è accompagnata da almeno una fotografia dell’epoca o un disegno per illustrare l’aspetto del mezzo.

Nelle prossime settimane quindi dovranno essere pronte tutte le schede degli aerei principali delle altre nazioni coinvolte nella guerra, a seguire probabilmente verranno inserite le schede delle principali navi coinvolte a partire dalla portaerei per proseguire poi con le corazzate.

Il motivo per cui è necessario pubblicare schede minimali invece di affrontare ogni argomento in profondità è legato al CMS scelto: il sito è stato sviluppato con Joomla che non permette di inserire link se non ad articoli già esistenti, in altre parole non è possibile scrivere un articolo come si fa con wikipedia, predisponendo i link le cui pagine verranno successivamente create. Ogni articolo che ha come argomento la Seconda Guerra non può non contenere un gran numero ad altre pagine di approfondimento, l’autore ha quindi scelto di cominciare a creare il maggior numero possibile di schede, sia pure in forma estremamente minimale, per poi approfondire meglio tutti gli argomenti.

Il sito pubblica anche una sezione news. Può sembrare strano ma ci sono spesso novità legate alla Seconda Guerra Mondiale, per esempio la pubblicazione di nuovi libri, il ritrovamento di reperti archeologici, interviste a quelli che ormai sono gli ultimi protagonisti viventi del secondo conflitto.

Roma fa schifo

15-Nov-2014 Di Pieru

No, non penso che Roma faccia schifo ma sono convinto del fatto che potrebbe essere una città molto migliore e molto più bella e per questo motivo apprezzo moltissimo questo sito che non posso fare a meno di apprezzare moltissimo per lo spirito di servizio, per “l’informazione dal basso” che offre mettendo in mostra tutte le piccole cose che a Roma non vanno e che in realtà poi così piccole non sono. Condivido in pieno le conclusione/premesse del blog, il principio della finestra per cui le piccole cose, i piccoli atti vandalici, i piccoli furti sono quelli che innescano processi di degrado molto più grandi. Contribuiscono a creare quella sensazione diffusa di sporcizia, di illegalità, quel senso di impunità per la criminalità, piccola o grande che sia.

Non mi riferisco solo agli atti di criminalità da codice penale ma un po’ a tutto. Crescendo i nostri figli in un contesto in cui è normale parcheggiare in doppia fila, passare con il semaforo rosso, ignorare il codice della strada o, nel migliore dei casi, interpretarlo come più ci è comodo, che adulti diventaranno?

Il blog ha acquistato una certa notorietà con un post piuttosto provocatorio con una fotografia che ritrae due turisti intenti a fare sesso orale in pieno giorno. Ben venga l’attenzione acquistata con il post pruriginoso ma il bello del sito è altrove.

imieilibri.com

03-Nov-2014 Di Pieru

Il sito imieilibri.com è un blog dedicato ai libri più che alla scrittura in senso generale. L’autore non scrive, legge. Sul sito pubblica le recensione dei libri che ha letto, sia quelli che gli sono piaciuti sia quelli che non hanno accolto il suo favore, indipendentemente dal successo di critica o di pubblico.

Le recensioni, per la verità non molto numerose, sono classificate per categoria e per case editrice, in alcuni casi vengono pubblicati anche brevi cenni biografici in merito all’autore o agli autori del sito.

Le sezioni del sito più vive sono quelle dedicate alle presentazioni e agli eventi che ospitano, rispettivamente, notizie in merito a presentazioni di libri, incontri con gli autori e eventi culturali organizzati da librerie, biblioteche o altri luoghi in cui si parla di libri.

Un altro blog di Pieru

30-Set-2014 Di Pieru

L’autore di questo blog, che è anche l’autore della recensione che state leggendo, è un blogger seriale: nel corso della sua attività sul web che ha ormai superato i 15 anni ha aperto numerosi blog, la maggior parte dei quali è miseramente naufragata, abbandonata per mancanza di interessi. Molti questi blog sono stati aperti per sperimentare nuove piattaforme o per un improvviso interesse per un determinato argomento, interesse che poi è scemato nel corso del tempo quando non si è addirittura spento.

La storia di questo blog è interessante, è nato infatti come space, una piattaforma di blogging che Microsoft aveva aperto tanti anni fa e che ha poi abbandonato. In seguito alla chiusura della piattaforma tutti i blog ospitati dalla piattaforma Microsoft sono stati migrati su wordpress.com, una migrazione che non per tutti è stata indolore ma che nel caso di pierusan ha funzionato alla perfezione.

Ciò non toglie che gli argomenti affrontati sono vari, per non dire disparati, e niente viene esaminato in profondità. In altre parole non c’è niente di particolarmente interessante al punto che il blog è rimasto per parecchi mesi senza aggiornamenti.

Adesso pubblica con una periodicità variabile (mai meno di uno alla settimana) barzellette e aneddoti divertenti con una caratteristica: non ci sono mai, o quasi mai immagini. Una precisa scelta per provare a vedere se un blog di solo testo è ancora in grado di raggiungere qualche risultato, basandosi puramente sulla sua anzianità.

Nota per i curiosi e i tecnici: la migrazione dalla Microsoft a wordpress.com è stata fatta con un po’ di 301 e un po’ di 302, il blog ha perso parecchio del suo già misero posizionamento in seguito alla migrazione ma ci sono stati casi completamente opposti in cui il sito, dopo lo spostamento, è migliorato moltissimo in termini di accessi dai motori di ricerca.